Alcol, consumo smodato per il 16% degli italiani

Tra consumo giornaliero non moderato, binge drinking (sei o più bicchieri di bevande alcoliche in un’unica occasione) e assunzione di alcol da parte dei giovani di età compresa tra gli undici e i quindici anni, raggiunge quota 8,6 milioni il numero di italiani che mostrano comportamenti a rischio. Questo quanto emerge dall'ultima indagine Istat sul rapporto tra gli italiani e l'acol. Sono soprattutto gli anziani, pari a quasi 3 milioni (43,5% dei maschi e 10,6% delle femmine), a consumare alcol quotidianamente eccedendo le raccomandazioni e spesso mantenendo comportamenti acquisiti nel corso della vita, inconsapevoli degli aumentati rischi per la salute dovuti all’avanzare dell’età. La popolazione più a rischio “binge drinking” è nel contempo quella giovanile: ad eccedere con l’alcol è infatti il 16,6% dei giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni. Comportamento a rischio anche per il 13,6% dei giovanissimi di età compresa tra gli undici e i quindici anni che pongono così le basi per possibili consumi non moderati negli anni successivi.  Mentre negli ultimi dieci anni si è ridotto il numero di consumatori giornalieri e di coloro che bevono solo vino e birra, tra i giovani sono aumentati i consumatori occasionali, quelli che bevono fuori pasto e assumono ulteriori alcolici oltre a vino e birra. A scegliere il vino è il 53,3% delle persone di 11 anni e più, mentre il 45,9% sceglie la birra e il 39,9% preferisce aperitivi alcolici, amari, superalcolici o liquori. Molto elevate sono le differenze di genere, considerando che il 78,9% degli uomini di 11 anni e più consuma alcol, in particolare vino, birra e altri alcolici come aperitivi, amari e superalcolici, mentre le donne consumatrici sono il 53,4%: anche per loro il vino è la bevanda alcolica più diffusa, seguita da birra e altri alcolici.

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