Medie imprese verso il rilancio

Sebbene siano state le prime a risentire della sfavorevole congiuntura economica, le medie imprese italiane stanno riuscendo a riavviare il proprio percorso di crescita guardando al 2011 con cauto ottimismo. Dopo aver subito nel 2009 una sensibile flessione del fatturato (-16,3%), delle  esportazioni (-18,4%) e del valore aggiunto (-9,1%), le 4.030 medie imprese industriali (3.921 considerando quelle che presentano il bilancio consolidato) prevedono infatti per questanno un miglioramento di tutti gli indicatori economici. Questo quanto emerge da un’indagine di Unioncamere che copre l’universo delle medie imprese manifatturiere italiane definite nella classe 50-499 dipendenti e 15-330 mln di euro di fatturato. Lo studio mostra come su un campione rappresentativo di medie imprese industriali, nel 2011 il 63,7% prevede un aumento del fatturato (era il 61,7% nel 2010 e solo l11,4% nel 2009) ed il 55,9% un incremento della produzione. Le medie imprese hanno inoltre ulteriormente accresciuto la propensione allexport, tanto che la quota di aziende esportatrici è passata dall83% del 2009 al 94% del 2011. Questi campioni del made in Italy, che nel tempo hanno ampliato la propria diffusione sui mercati mondiali anche attraverso processi di acquisizione di imprese estere, hanno risposto alla crisi della domanda internazionale ampliando i propri mercati di sbocco: se nel 2008 un terzo delle medie imprese esportava solo nellUnione europea, nel 2010 questa quota si è ridotta al 3%. Lo scorso anno, l88% delle medie aziende operava sia nella Ue sia sui mercati extraeuropei (13% con gli Usa, 11% con Russia ed Est Europa, 9% con Brasile, India e Cina, 7% con i Paesi del Mediterraneo e con quelli arabi). Questanno s’intravedono migliori prospettive soprattutto negli Usa e nei Paesi emergenti, mentre nuvole corrono sui cieli della Russia e dei Paesi arabi. Forte ripresa inoltre degli investimenti nel 2010, ma con qualche cautela per il 2011. Le imprese investitrici, aumentate dai tre quarti del 2008-2009 al 96% del 2010, nel 2011 saranno il 93,5%. Buone notizie anche sul fronte delloccupazione: il 30,5% delle medie imprese ha ricominciato lo scorso anno ad espandere la propria base occupazionale, riducendo progressivamente il ricorso agli ammortizzatori sociali. La maggiore concentrazione di medie imprese riguarda il Nord-Est-Centro e la Lombardia che ne ospita il 31%, seguita da Veneto ed Emilia-Romagna. È invece bassa la presenza in Toscana (ospita il 5,2% delle medie imprese italiane contro il 9,5% di tutte le imprese), Campania (rispettivamente 2,8% contro 6,9%), Lazio (2% contro 5,3%) e Puglia (1,6% contro 5,4%), oltre che nelle Altre Regioni Meridionali e Isole (2,2% contro 10,7%).

Post più popolari