Le donne leggono più degli uomini

Le lettrici sono il 53,1% rispetto al 40,1% dei lettori. Le differenze di genere sono presenti in tutte le fasce di età e risultano molto forti tra i 20 e i 24 anni, dove la quota di lettrici sfiora il 65%, mentre quella dei lettori si attesta al 41,3%. Le differenze di genere si riducono in modo significativo solo tra la popolazione di 65 anni e più. La quota più alta (oltre il 59%) si riscontra nella fascia d’età compresa tra gli 11 e i 17 anni con un picco tra gli 11 e i 14 anni (65,4%) %), e decresce all’aumentare dell’età. Già a partire dai 35 anni la fetta di lettori si colloca intorno al 50%, per diminuire drasticamente dai 65 anni in poi e raggiungere il valore più basso tra la popolazione di 75 anni e più (22,9%). Significativa la variabilità regionale: se Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Valle d’Aosta e Lombardia fanno registrare livelli di lettura superiori al 55%, Marche, Umbria e tutte le regioni del Mezzogiorno si attestano al di sotto della media nazionale (46,8). In particolare, agli ultimi posti si collocano Basilicata (31,4%), Sicilia (32,8%), Campania (33,3%) e Puglia (33,6%). Unica eccezione tra le regioni del Mezzogiorno è la Sardegna, dove la quota dei lettori si colloca su livelli superiori alla media nazionale (49,1%). Livelli di lettura superiori alla media si riscontrano tra i laureati, i direttivi quadri e impiegati, i dirigenti, imprenditori e liberi professionisti e gli studenti; quelli più bassi tra chi possiede la licenza elementare o nessun titolo di studio, gli operai, i ritirati dal lavoro e le casalinghe. Rispetto al 2009 si registra un aumento della quota dei lettori di libri dal 45,1% al 46,8%. Nel 2010 il 46,8% della popolazione di 6 anni e più (26 milioni e 448 mila persone) dichiara di aver letto, per motivi non strettamente scolastici e/o professionali, almeno un libro nei 12 mesi precedenti l’intervista. Il 44,3% della popolazione ha dichiarato di aver letto fino a 3 libri nell’ultimo anno, mentre soltanto il 15,1% ne ha letti 12 o più. Nel 2010 il 90,1% delle famiglie dichiara di avere libri in casa: il 62% ne possiede al massimo 100, il 12,2% da 101 a 200 e il 15,9% più di 200. Il 9,6% (pari a 2 milioni e 338 mila famiglie) dichiara di non possedere alcun libro (Fonte: Istat).



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