Giovani artisti "dipingono" la musica, in mostra le opere degli alunni della scuola G. Speranza
GROTTAMMARE (AP) – Saranno oltre cinquanta le opere pittoriche realizzate dai giovani allievi della Scuola Giuseppe Speranza di Grottammare in occasione della seconda edizione del Kinderliszt. L’iniziativa, basata sul binomio musica e pittura, ha coinvolto gli alunni delle quinte classi, sezioni A e B dell’istituto scolastico grottammarese, i cui dipinti incentrati sull’interpretazione delle paraphrasy lisztiane (Lucrezia Borgia, Aida, Gilda, Salve Maria di Gerusalemme da “I Lombardi” di Verdi) “Années de Pèlerinage” saranno oggetto di esposizioni itineranti che prenderanno il via sabato 22 ottobre al Kursaal di Grottammare, per essere successivamente esposti nella sala attigua all’Auditorium del Parco dei Principi e, infine, il 30 ottobre al Teatro delle Energie. La mostra si pregerà inoltre delle opere pittoriche di Carlo Gentili e Francesco Maloni incentrate su Ferenc Liszt e gli Année de Pèlerinage. Organizzata in concomitanza con la sesta edizione del Concorso Pianistico Internazionale Premio Franz Liszt, l’iniziativa è stata possibile grazie al coinvolgimento dell’amministrazione comunale di Grottammare, delle docenti Tiziana Canaletti, Patrizia Bruni, Rosella Vitelli, Franca Basso, del dirigente scolastico Francesca Fraticelli e grazie al coordinamento di Anna Amici, responsabile della segreteria del Concorso, e a Filippo Olivieri che, come per l’edizione del 2010, ha messo a disposizione un’area del Parco dei Principi che quest’anno ospita anche le audizioni. «Si tratta di un progetto innovativo finalizzato ad arricchire il percorso didattico ed evolutivo dei giovani allievi che, attraverso l’ascolto di un capolavoro musicale – ha spiegato Graziella Castelletti, presidente dell’Amad Franz Liszt e ideatrice del Kinderliszt -, trasferiscono nella pittura le proprie emozioni e personali interpretazioni conferendo così un duplice valore artistico alle composizioni lisztiane ispirate a importanti opere storico-letterarie particolarmente ricche di pathos».